martedì 16 aprile 2013

Uniamoci per salvare le imprese

Lo scenario italiano ed europeo è sempre più triste, l'euro ha solo prodotto debiti per gli stati membri della comunità europea e finché non ne usciamo non avremo mai una vera e propria ripresa, dal canto loro i nostri politici sono pagati dalle lobby che hanno creato questa crisi mondiale, quindi non faranno mai un passo indietro, bensì ci porteranno a fondo come hanno ordinato i loro padroni. Ma non basta lo scenario finanziario a danneggiare le nostre imprese, ci pensano i nostri politici che sconoscendo la materia sociale, creano leggi che danneggiano imprese e lavoratori. Di fatto oggi le nostre aziende sono schiacciate da una pressione fiscale che và oltre il 50%. Tutte le leggi sono contro gli imprenditori che sono vessati da tasse, multe ed impiegati che con i loro sindacati penalizzano fortemente le noste attività.

Fondamentalmente i sindacati dei lavoratori ancora ad oggi sono una forza che dà voce ai loro tesserati, mentre le associazioni di categoria per le imprese fanno il solito lecchinaggio inutile verso i soliti partiti che stanno distruggendo ed affamando la nostra Italia. Fino ad oggi le imprese hanno scelto di non farsi rappresentare da nessuno, si stava bene per fare gruppo, per coalizzarsi, ognuno pensava per se e guardava solo il suo piatto. Ma oggi non possiamo andare avanti cosi, occorre unirci in un unica forza e fare sentire la nostra voce.

Di fatto per come la penso io, se noi imprenditori da domani chiudiamo le nostre attività ed investiamo all'estero, chi manderebbe avanti questa italia? Lo stato è un azienda che non produce reddito, paga politici, impiegati, portaborse e ladri di ogni sorte con i soldi dei contribuenti, senza i contribuenti non avrebbe fondi e non potrebbe pagare tutti quei fannulloni che riscaldano le sedie tutte le sante mattine. Di contro anche gli impiegati del privato sarebbero spacciati, fino ad oggi gli abbiamo garantito uno stipendio e ci hanno preso a calci all'occorrenza, ma se nessuno di noi assume più coloro che cercano di fotterci, prima o poi il vizietto se lo tolgono. Devono capire che se andiamo a fondo noi, vanno a fondo pure loro ed il resto dell'Italia. Sarebbe una catastrofe per l'econimia italiana zero imprese, zero impiegati del privato , quindi zero introidi per lo stato che si conclude con il collasso dell'Italia.

Ma malgrado la nostra figura dovrebbe incutere timore, siamo diventati gli schiavi dello stato. Noi dobbiamo investire, noi dobbiamo lavorare come i muli, noi dobbiamo pagare fior di tasse, noi dobbiamo garantire gli stipendi agli impiegati anche quando noi non possiamo garantire il nostro di stipendio ed il tutto senza ammalarci, perché la malattia non ce la paga nessuno.

Caro imprenditore, molti colleghi hanno messo il cappio al collo per i debiti, per servire un governo ladro che gli ha tolto tutto persino la dignità, finiamola questa mattanza è arrivata l'ora di unirci  per scacciare il vecchio e fare avanzare il nuovo. è arrivato il momento di presentare il conto allo stato e di chiedere i nostri diritti.

La città di palermo e la sua amministrazione penalizza ulteriormente le imprese. Palermo è una città d'arte che dovrebbe vivere di turismo ed invece i turisti scappano per la sporcizia, per l'immondizia e per la mafia, l'amministrazione vessa le imprese con le sue leggine per poi chiudere gli occhi verso gli abusivi, che a  nero e senza nessuna autorizzazione creano attività ambulanti con evidenti carenze igienico sanitarie, inquinando con i loro rumori e odori puzzolenti e lasciano montagne di spazzatura per strada. Le forze dell'ordine dovrebbero fare una visita oculistica, perché quando si tratta di abusivi non li vedono, andrebbero riformati per questo. Bisognerebbe chiedere alla procura della repubblica come mai a palermo ci sono tutte queste griglie all'aperto che fanno fumo con le loro stigliole puzzolenti senza che nessun vigile si accorga dei segnali di fumo che provengono da lontano ed intervenga... e bisogna chiedere come fanno tutti questi immigrati del bangladesh ad installare mega bancarelle al politeama ed al massimo e vendere capi contraffatti davanti a vigili e polizziotti senza che nessuno li faccia sgomberare. E facile andare a multare a chi ha un attività, una persona onesta china il capo e paga la multa, un abusivo no. Ma senza gli abusivi che ci fanno concorrenza spietata le nostre aziende produrrebbero di più e quindi lo stato ci deve tutelare. Lo stato ci deve garantire la tranquillità nel lavoro, la sicurezza nel lavoro, ladri che uccidono i gestori di attività e restano impuniti e gestori che leggittimamente si difendono vanno in galera... è l'Italia dei contro sensi questa.

Caro collega, siamo come il titanic in mezzo al mare se ci diamo da fare insieme riusciamo a salvaci dalle intemperie, ma se lasciamo tutto al caso aspettando che sia il prossimo a fare il primo passo avanti, affondiamo con la nostra nave.
Rifletti su queste parole, l'unione fa la forza. Uniti possiamo dettare legge e scacciare questa crisi, possiamo chiedere i prezzi migliori e i servizi migliori per le nostre imprese e possiamo scacciare una volta per tutte gli abusivi dalla nostra città.

Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà . Partito Socialista Nazionale

domenica 7 aprile 2013

Me ne Frego!

Ho seguito il consiglio di un amico di famiglia, prendo due pillole di me ne fotto e la vita scivola meglio. Dopo 13 anni di fiero tesseramento nel Movimento Fascismo e Libertà, speso nell'aprire gli occhi al povero italiano vittima del sistema, mettendolo in guardia dai vari Prodi, Bersani, Berlusconi, Fini, Monti fino ad arrivare al fenomeno Grillo... Mi rendo conto che il mio è stato voce del tempo perso, come diceva Mussolini, governare il popolo italiano non è difficile è inutile e quindi a poco serve mostrare continuamente la strada da seguire, andando contro tutto e tutti, mostrare che la casta ci sta mandando in malora, che questa finta democrazia fa acqua da tutte le parti, il popolo italiano ha deciso di farsi sodomizzare e queste ultime elezioni sono state l'enesima prova. I soliti partiti ci hanno derubato di tutto ed il popolo belante li continua a votare e malgrado nessuno o quasi ha votato Monti ce lo ritroviamo li come premier, con l'appoggio di Grillo.

Quindi mi chiedo a che serve continuare a perdere tempo con gli italiani? é un popolo senza speranza che ha deciso per sua volonta di morire di una lenta agonia, riesce a fare dei bei discorsi da bar, ma poi quando c'è da fare i fatti si perde in un bicchiere d'acqua e ricade sugli stessi errori. Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso. Di fatto gli italiani sanno solo piangere, sono senza lavoro e piangono, lo trovano e cercano in tutti i modi di fregare il datore di lavoro, si inventano malattie, si lamentano se lavorano un pò in più e quando il datore di lavoro si stanca di tutto questo teatrino diventa un bastardo, la peggiore persona della terra e subito a piangere miseria, con la solita tiritera. Persone che ancora a 40 anni  vivono in mezzo alle cosce di mamma e si giustificano "finché ci sono me li godo".  E quando non ci saranno a 50 anni chi te lo deve dare il lavoro? Prima si lavorava a 16 anni, oggi tutti laureati a spasso, sono senza un briciolo di futuro, ma l'importante e essere i cocchi di mamma.

Questo stato delle cose ciclico mi ha stufato, attendere ogni volta le prossime elezioni  nelle speranza che un illuminazione divina apra le menti degli italiani mi ha fatto diventare i capelli bianchi. Ogni elezione è una corsa contro il tempo  nel cercare tutte le strade per farvi fare la scelta giusta e poi si conclude sempre con un buco nell'acqua.

E quindi ho deciso di assecondare la volonta degli italiani, del resto sono stati loro ad appendere il loro salvatore ad una corda, l'hanno scelto loro questo destino, loro hanno deciso di struggere quel capolavoro chiamato Italia, un tempo amata ed elogiata da tutto il mondo, oggi criticata e derisa.

Inizierò a seguire la volontà del sistema, la società ha deciso che va incentivato il lavoro a contratto a tempo determinato e da ora in poi faro solo contratti trimestrali. Ma non solo ho scoperto che hanno creato i contratti a chiamata "job in call", me ne ha parlato un comunista... non prevedono ne tredicesima, ne quattordicesima e nemmeno buon uscita. Finalmente tutto quello creato da Mussolini va in pensione era quello che volevate no? L'unica pecca dei contratti a chiamata è l'assunzione  di giovani entro i 24 anni  o uomini dopo i 54 anni di età, ma alla fine chi se ne frega, io a 23 anni invece di fare il figlio di papà mi sono fatto il mazzo e mi sono aperto la mia attività. Possono farlo anche i giovani d'oggi, basta avere le palle al posto giusto. Un altra cosa che ho scoperto e che assumendo immigrati si possono ottenere delle agevolazioni, mica male e poi a differenza degli Italiani, gli immigrati sono grati a coloro che gli garantisce un pezzo di pane nella tavola. Si scoprono tante cose dialogando con i miei avversari politici, loro le conoscono tutte le scappatoie. Del resto mi sono sempre chiesto come fanno i comunisti a ricevere incentivi quando aprono un attività, loro a quanto pare hanno un santo in paradiso. Ed il popolo li appoggia perché le loro serate sono sempre piene.

Come potete vedere cambiare si può, a che serve fare una vita di sacrifici per essere poi sempre deriso. Meglio godermi la vita da spettatore e vedere perire il popolo Italiota. Aspetterò  finché vi avranno tolto ogni centesimo, finché avrete venduto tutto il vostro oro e svenduto le vostre case e quando il vostro destino sarà compiuto forse si potranno gettare le basi per una nuova Italia.  Ma non temete questo film dura poco. Già nuove tasse arrivano come una gogna sulla testa degli italiani.  Nel frattempo che preparo i pop corn vi auguro buona visione.

Cameratescamente
Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà -  Partito Socialista Nazionale