lunedì 2 novembre 2015

La movida della discordia

Sono anni che il comune di Palermo, ci tiene incollati sulla questione Movida, in tutte le città d'Italia le forze dell'ordine, sono impegnate a combattere la criminalità, ma da noi no, dividiamo le forze fra il raccattare immigrati nei vari porti e nella pantomima del venerdì contro quel mostro denominato Movida. Ma andiamo ad analizzare i vari attori di questa soap opera.

Da un lato ci sono gli imprenditori, che sono coloro che investono sulla città, creano una struttura, la rendono a norma, danno posti di lavoro e pagano le tasse.Questa categoria è formata da pochi individui.

Poi ci sono gli improvvisati. Sono coloro che hanno dei piccoli capitali e creano delle piccole strutture, ma quando si rendono conto che non sono competitivi, iniziano a fare quello a cui non sono autorizzati. Iniziano a fare musica in strada, fanno concerti non autorizzati, si improvvisano negli aperitivi rinforzati, senza avere l'autorizzazione per la somministrazione e la manipolazione degli alimenti. Questa categoria rappresenta una bella fetta di attività.

A seguire ci sono i furbi. Sono coloro che non hanno il capitale, ed improvvisano strutture non a norma, con personale a nero, non rispettando la legge e le normative igienico sanitarie, le loro strutture sono fittizie, con impianti elettrici fatiscenti, spesso in palazzi senza agibilità, non insonorizzati. Molti di questi locali sono presenti nella zona della vucciria e ballarò. Questa categoria è formata da una grossa fetta di individui, che supera la somma delle categorie precedenti.

Dall'altro lato della barricata c'è il comune, che rappresenta lo stato. Lo stato che ha l'obbligo di vigilare. Lo stato che ha il compito di vagliare le richieste dei cittadini e concedere a loro la possibilità di aprirsi una attività in regola, per poi tornare a vigilare, qualora non rispettino l'autorizzazione rilasciata. 

Allo stesso tempo il comune ha il dovere di vigilare sulla salute del cittadino, affinché essa sia tutelata e garantita, secondo la costituzione e la legge che ci siamo imposti. Ma dovrebbe anche tutelare coloro che hanno investito dei capitali, affinché non subiscano la concorrenza sleale degli abusivi.

In mezzo fra i contendenti ci sono le associazioni di categoria. Alcune difendono i residenti, altre difendono i gestori. I primi capitanati da un avvocato stanno cercando di portare in tribunale questore, prefetto e sindaco, accusandoli di omissione di atti d'ufficio. I secondi continuano ad assecondare l'incapacità del comune, nel gestire quella che è una emergenza da quattro soldi. 

Ma andiamo ad analizzare il caso, durante questo triennio Orlandiano, si sono susseguite riunioni con gli organi preposti, con le associazioni di categoria e con i comitati dei residenti, nell'intento di trovare una soluzione, auspicata da ogni parte, solo che non si riesce mai a risolvere il caso, perché in queste riunioni non viene invitata la categoria degli abusivi, che sono coloro che generano il caos. Quindi se come è avvenuto lo scorso giugno, i residenti chiedono A, i gestori chiedono B e le associazioni di categoria mettono d'accordo le parti, se poi nessuno avverte e dissuade la categoria degli abusivi, ci continuerà ad essere il caos. Ed è quello che avviene ancora oggi a Palermo. Ogni settimana abusivi e mezzi abusivi, fanno ciò che vogliono, musica, schiamazzi, occupazione abusiva di suolo pubblico... fino ad arrivare all'appuntamento del Venerdì. Infatti ogni Venerdì avviene il controllo interforze. Scelgono una zona e ci piantano una pattuglia qualche ora prima, per scoraggiare possibili abusivi. Poi dopo qualche ora aprono le danze ed iniziano a controllare tutti gli aventi partita iva della zona, nella mischia ci capita qualche abusivo, ma come si può leggere nei giornali avviene sempre di rado. Nel frattempo, gli abusivi che non hanno piazzato le loro strutture abusive, hanno fatto quello che viene chiamato il tam tam, con gli abusivi delle altre zone, in poche parole li avvertono che i controlli sono nella loro zona e quindi per quella settimana possono continuare ad operare tranquilli. Il controllo termina alle 2 di notte e subito dopo come i funghi spuntano gli abusivi con la musica a palla e le loro griglie dove arrostiscono carne di ogni genere, fino alle 7 di mattina. Il sabato esce nei vari giornali l'articolo dei controlli, con titoli eclatanti. Quella che io chiamo propaganda sterile. 

Arriva il week and, il sabato e la domenica gli abusivi stanno tranquilli, sanno già, che eccetto rari casi, non ci saranno controlli, perché per le forze dell'ordine viene considerato come straordinario. Al caos si aggiunge l'anarchia, gli abusivi inizieranno a chiudere strade a piacimento, a cucinare in strada, a mettere la musica a palla...

Molti si chiederanno qual'è l'interesse nel tenere viva questa sorta d'anarchia. 
La risposta è semplice, si chiama politica clientelare. 
Nell'ultimo decennio è un dato di fatto che il popolo "perbenista" non è andato a votare, perché indignato dalla politica. Ma vi siete mai chiesti chi va a votare? Chi sceglie i nostri rappresentanti?
La risposta l'avete sotto i vostri occhi è il popolino, il mondo del precariato pip, lsu, gesip, reset, panellari, quarumari, stigliolari, fruttivendoli, pescivendoli, la stessa macchina comunale, impiegati, inservienti... tutti amici degli amici, che votano le solite persone per lasciare Palermo così com'è.

Immaginatevi se verrebbe eletto un indignato. Subito metterebbe sull'attenti gli impiegati comunali a tutti i livelli, chiederebbe loro di far splendere e rendere accoglienti gli uffici, chiederebbe agli addetti la pulizia delle strade, delle ville e dei parchi. Chiamerebbe a raccolta i comandanti dei vari corpi e chiederebbe il rastrellamento della città da cima in fondo, arrestando ladri e spacciatori, delinquenti e dando un ultimato agli abusivi. Infine eliminerebbe le mele marce da questa grande ed inoperosa macchina comunale. A questo punto il neo sindaco facente parte della categoria degli indignati, avrebbe accontentato le richieste dei suoi elettori e scontentato i magnaccioni.

Ora ti è più chiaro il quadro della situazione caro mio lettore? Ti sei mai chiesto come mai la Sicilia ha il maggior numero di impiegati pubblici ed abbiamo i servizi più deficenti di Italia? Perché la stragande maggioranza si gratta i coglioni dalla mattina alla sera, mentre tu vai a lavorare e ti fai il mazzo per garantire la tua famiglia ed il loro stipendio. E siccome si vogliono continuare a grattare i coglioni fino alla pensione gentilmente omaggiata dallo Zio Benito, non voteranno mai chi gli farà alzare il culo dalla sedia, ma continueranno a mantenere in piedi questa repubblica di pulcinella. 

E quindi caro lettore la colpa di questo decadimento è soprattutto la tua, che continui a non votare la persona giusta, lasciando che siano gli altri a decidere per te. La colpa è la tua che continui a denunciare sui social, ma non hai i coglioni di denunciare alla procura, chi non svolge correttamente il suo lavoro. Lavoro che tu paghi con le tue tasse. Stanno anni prima di controllare un abusivo eppure gli basta un click per mandati una cartella esattoriale. 

Ora caro mio indignato ti dò la cura, in una città grande come Palermo, ma piccola in confronto alle grandi metropoli, quello che manca è il controllo del territorio. Quello che dovrebbe fare la polizia di quartiere. Mancano gli agenti che girano a piedi e controllano attivamente e costantemente il territorio, onde prevenire possibili rapine, scippi e l'avvento degli abusivi. Il compito che dovrebbero avere questi agenti è quello di segnalare al comando e successivamente all'autorità giudiziaria, tutte le possibili irregolarità che riscontrano nella loro giornata lavorativa al fine di tutelare l'onesto cittadino. TUTTO QUESTO OGGI A PALERMO NON AVVIENE. Il comune deve dare agli organi autorizzati al controllo l'elenco delle attività iscritte alla camera di commercio, dopo di che fatta la mappatura delle attività registrate, occorre monitorare ogni singolo numero civico non presente nell'elenco. Da quel momento devono partire i sequestri con distruzione immediata di tutto ciò che è abusivo. I beni alimentari, vanno sequestrati e donati immediatamente alle strutture come la caritas. Chi viene trovato sprovvisto di licenza, va portato in caserma identificato e processato per gli eventuali reati penali riscontrati. Durante questa fase contro l'abusivismo, emanerei un comunicato dove si avverte i mezzi regolari, che terminato con gli abusivi, inizieremo con loro, pertanto si invitano i proprietari delle attività commerciali a verificare le autorizzazioni in possesso ed a rimuovere ogni possibile abuso. Dopo di ciò inizierei con loro. Fin quando l'ordine e la legalità non è del tutto ripristinato.

Terminato con la questione attività lecite ed illecite inizierei a dare la caccia alle mele marce che sono all'interno di questa grande ed inoperosa macchina comunale. 

Tornando alla questione movida, il regolamento che applicherei è il seguente:

- Divieto assoluto di fare musica all'esterno dei locali
- Divieto assoluto di fare musica all'interno dei locali a chi non ha il locale insonorizzato ed autorizzato
- Il comune non dovrà concedere più autorizzazioni a locali con superficie interna inferiore a 50 mq
- Concessione del suolo pubblico nell'area antistante al locale, per una superficie non superiore al 50% della superficie interna del locale e comunque non superiore ai 70 mq
- Divieto assoluto di venditori ambulanti e camioncini gastronomici nelle ore notturne
- Divieto assoluto di cucinare all'aperto qualsiasi tipo di cibo
- Divieto assoluto di fare aperitivi rinforzati con l'ausilio di dj set o concerti live ai locali non autorizzati alla musica e sprovvisti di cucina.

Caro lettore, ti ho mostrato il cancro e ti ho mostrato la cura. Alla luce di tutto ciò pensi che qualcosa cambi con l'attuale classe dirigente? Penseranno a difendere la loro poltrona e pertanto tuteleranno i loro elettori.

Nell'attesa di questo ambito regolamento, le nostre forze dell'ordine avrebbero potuto applicare la normativa nazionale e l'attuale codice penale, di fatto l'occupazione di suolo pubblico ai fini commerciali è punito ai sensi dell'art. 633 del C.P. , la deturpazione di edifici storici con tende e strutture abusive che ne danneggino il valore storico è punibile ai sensi dell'art. 734 C.P.. Il diritto al riposo è punibile ai sensi dell'art. 659 C.P., tutti reati facilmente contestabili a questi improvvisati gestori... eppure non  l'hanno fatto. 

C'è da sottolineare che questa settimana i giornali hanno riportato la notizia dell'ultimo controllo interforze effettuato parlando di reato di occupazione di suolo pubblico, a differenza delle volte precedenti che si parlava di violazione del codice della strada, vuoi vedere che qualcosa stia cambiando proprio in virtù del fatto che sotto inchiesta ci sono i nostri tutori? 

Nella speranza che la magistratura faccia le sue indagini e trova i colpevoli, spero che al più presto si riesca a ristabilire la legalità nella nostra città.

Caro lettore fra due anni si torna a votare, se non vuoi farti umiliare pensa a chi votare. 

Francesco Capizzi 
Coordinatore per la Regione Sicilia 
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale