mercoledì 19 marzo 2014

Fermiamo i palermitani che venerano la mafia

Da alcuni mesi non scrivevo in questo blog. Diciamo che l'ispirazione mi viene quando qualcosa colpisce la mia attenzione al tal punto da farmi incazzare.

Oggi un articolo su repubblica a colpito la mia attenzione.

Articolo di repubblica

Giorni fa in stile anni 90, alla zisa hanno ucciso in un aguato un boss. L'hanno freddato a colpi di pistola in pieno pomeriggio.

Già il fatto in se stesso, mostra il cancro che attanaglia i siciliani, lo stesso cancro creato e voluto dai siciliani, quando permisero lo sbarco "alleato".

E' malgrado si sà che il cancro uccide, nel quartiere della zisa si ritorna agli anni 90, quando i boss ricevevano funerali "quasi di stato" da parte della popolazione.

Nemmeno con la morte della massima carica dello stato, il popolo decide di chiudere le proprie attività per rispetto del defunto, nemmeno per la morte del Papa l'hanno fatto eppure malgrado gente come Falcone, Borsellino, padre Puglisi e tanti altri si sono sacrificati per salvare Palermo da quel cancro chiamato Mafia.
A Palermo giorno 18 marzo alla Zisa, i commercianti ed i cittadini hanno deciso di chiudere negozi e balconi in segno di rispetto del boss defunto. Cose dell'altro mondo eppure a Palermo sono scene che si rivivono e ferite che si riaprono.

Mi chiedo come mai i giornalisti erano presenti e lo stato no? come mai, nessuno ha identificato fra le 600 persone i boss ed i gregari presenti, riconosciuti dai giornalisti?

In un governo di pulcinella tutto e normale. Ma se fossi io il sindaco di Palermo, con questo gesto i commercianti si sarebbero scavati la fossa. Avrei subito inviato l'annona a sequestrare le loro licenze, per aprire un attività occorre presentare il certificato antimafia, se questi venerano un boss, pensano da mafiosi e non possono avere un attività a Palermo, avrei fatto sequestrare le loro attività e poi avrei fatto sequestrare i loro beni mobili ed immobili. Occorre dare un segnale forte a queste bestie, chi appoggia e difende i mafiosi è un mafioso anche lui e merita lo stesso trattamento.

Fortunatamente per loro a Palermo il sindaco è legato all'ambiente del precariato e quindi non muoverà un dito in tal senso. Io un messaggio in tal senso ce l'ho mandato nella sua pagina di facebook, ma immagino che nemmeno lo terrà in considerazione.

A Palermo ci sono bestie che affermano che quando c'era Toto Riina si stava meglio...
Bestie, a loro basta il raccontino dei mafioselli di quartiere per crederci. Io ricordo come se fosse ieri, l'uccisone dell'edicolante. Come tutte le mattine stavo andando a scuola e come ogni mattina la tappa in edicola per le figurine era obbligatoria, quando davanti a me vedo il colpo dell'edicolante riverso per terra con un foro di proiettile ed il sangue che colava... In quel periodo ogni giorno nei giornali, si sentivano solo omicidi per mano della mafia. Mi ricordo il coprifuoco non appena faceva buio, con l'imbrunire, iniziavano scippi, rapine, sparatoie, violenze e stupri... Per avere un lavoro si doveva pagare al mamma santissima ed ossequiarlo a vita.

Solo le persone come me che hanno deciso di farsi la propria strada possono definirsi uomini liberi. Conosco gente che paga il pizzo e cena con il suo carnefice. Come si dice cornuto e bastonato, ed a fine cena, baci ed abbracci.

A Palermo una piccola parte dei palermitani vuole riemergere, ma le metastasi sono di più della parte sana di questa città. Se non mettiamo al governo uno con i coglioni, questa città non cambierà mai.

Se anche tu la pensi come me, aderisci al Movimento Fascismo e Libertà, io credo di avere tutti gli attributi per salvare questa città.Con Orlano la città è migliorata, ma occorre dare una bella sterzata, per salvarla da questo e da altri cancri che l'attanagliano. Io sono pronto per cambiarla e tu...

Distinti saluti
Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info
sicilia@fascismoeliberta.info