venerdì 25 aprile 2014

Il 25 aprile delle nuove generazioni

Il 25 aprile è festa nazionale, ma solo in pochi sanno cosa si celebra. Per molti è una giornata primaverile per organizzare una scampagnata , per uscire dal grigiume della città e godersi un po' di verde.
In questo post non faro il solito sermone, sul fascismo e sul comunismo.

Il 25 aprile si festeggia la liberazione di un popolo avvenuta nel 1945. Quindi si presume che un popolo era oppresso e grazie ad una rivolta si è liberato dal suo ipotetico oppressore, ed ora festeggia perché non lo è più. Questa storia anche se raccontata in maniera diversa dalle varie fazioni, riguarda una determinata generazione di uomini.

Gli anni passano, i giovani diventano vecchi, ed il ciclo della vita prosegue. Ricordo da adolescente che per noi minorenni, il primo obiettivo della vita era la maggior età. I mitici 18 anni che ci aprivano le porte al mondo degli "adulti", del lavoro, della patente di guida e ci veniva data la possibilità di votare. Ricordo che la prima volta che andai a votare ero elettrizzato, in quell'occasione conobbi il movimento dove milito da 16 anni. A quei tempi frequentavo l'ultimo anno di superiore e fra noi compagni malgrado la giovane età già si parlava di politica, ognuno con le sue idee e con le sue convinzioni, ma un infarinatura sull'argomento l'avevamo tutti.

Anche i nostri tempi erano lontani da quel 25 aprile eppure in quella data si muovevano flotte di persone per celebrare questa giornata, mossi dal loro ideale.

I giovani di oggi sono altri, e se non fosse per quei nostalgici e per quelle 2 battute del telegiornale, nessuno saprebbe che il 25 aprile si festeggia la liberazione.  Si vedono in tutta Italia, gruppuscoli  di persone inneggiare a canzoni della resistenza in nome di una libertà che non è mai esistita.

Nel corso dell'ultimo secolo, abbiamo visto tanti cambiamenti, i matrimoni misti, l'emancipazione della donna, l'affermazione dell'omosessualità, tanti piccoli traguardi che hanno nel bene o nel male cambiato il corso della storia del nostro paese. Tutti sappiamo che la donna è emancipata, che ha pari diritti degli uomini ( a mio parere ne ha di più) eppure ancora ad oggi le donne celebrano la festa della donna. Quel famoso 8 marzo resterà nella storia come festa della donna. Stessa cosa per le coppie gay, oggi non sono più un tabù eppure malgrado oggi e normale vedere 2 uomini o 2 donne baciarsi, loro continuano a festeggiare la loro indipendenza con il gay pride.

Riguardando la mia giovinezza e pensando alla festa della libertà del popolo italiano, mi chiedo i ventenni di oggi che cosa hanno da festeggiare, quando hanno raggiunto la maggior età ed usciti dalla scuola, non solo non hanno avuto un adeguata formazione, ma nemmeno hanno avuto la possibilità di trovare un lavoro e nemmeno l'avranno, oggi l'Italia ha raggiunto il massimo tasso di disoccupazione ed i dati sono allarmanti per il futuro, si presume che il picco massimo di disoccupati sarà nel 2017. Subito diciottenni hanno avuto la tessera elettorale e non l'hanno potuta usare. Prima la dittatura di Monti, poi hanno avuto l'illusione di votare Bersani ed hanno visto Letta governare, poi altro "colpo di stato" ed è la volta di Renzi. Non so come la pensante sull'argomento, ma al mio paese un individuo viene eletto dal popolo tramite elezioni, un governo imposto al popolo si chiama dittatura... Ed in piena libertà mentre loro ingrassano con prebende milionarie, controllano i nostri acquisti, le nostre entrate, le nostre uscite, fanno questionari istat e vogliono sapere se andiamo in bagno, quante volte andiamo in bagno e se ogni volta che andiamo in bagno tiriamo lo sciacquone e si cari miei è importante per il redditometro, se fate più pisciate del previsto vuol dire che avete bevuto più del dovuto e qui scattano i controlli incrociati... Poveri giovani della nuova resistenza italiana, pensavate ai mitici 18 anni come la liberazione dai vostri genitori e vi ritrovate dentro una gabbia di leoni pronti a sbranarvi, avete perso pure la libertà di farvi una scopata con una vostra compagna di classe che ancora deve fare 18 anni, perché se lo facevate da minorenni era legale, ora che siete maggiorenni è reato. L'unica consolazione rimasta sempre che il paparino ha un minimo di liquidità è la patente, ma la patente senza la macchina che ve la prendete a fare, dovete sperare che il paparino non esce per prendere la macchina in prestito. Quindi caro rivoluzionario ho appena iniziato, ma guardando al tuo futuro vedo poco da festeggiare il 25 aprile. Sarai felice di sapere che anche tu fai parte del grande fratello, di fatto con i cellulari di nuova generazione, siamo tutti sotto controllo, ascoltano le nostre chiamate, sanno i nostri spostamenti, conoscono minuziosamente i nostri modi di fare, i nostri orari, le nostre abitudini... E tu ti continui a definire uomo libero, sicuramente sarai libero di pensarlo. Ma i fatti sono ben altri. Il mio pensiero va ai poveri Lampedusani, pensa a come si sentano liberi nella loro isola, invasa da immigrati provenienti da tutta l'afriaca. Non sono padroni a casa propria, non sono liberi di possedere un cane e lasciarlo libero che rischiano di vederlo nel girarrosto di qualche immigrato, non sono liberi di dormire con le finestre aperte che rischiano di avere la casa invasa. Le loro donne vivono nel terrore di essere stuprate il tutto con il silenzio dei tg alla faccia della libertà di opinione, meno male che Internet è ancora libero e che i filmati della popolazione esasperata girano. Immagino che siano fieri di essere rappresentati dallo stato Italiano, come quei poveri marò, immolati per la patria. Loro avrebbero dato la vita per la patria, e la loro patria li ha abbandonati in India.

Caro amico, ti senti ancora libero? ogni giorno apro il giornale e leggo, rapinato perché aveva l'iphone. Picchiato e derubato dell'iphone, banda dell'iphone, moto in corsa gli ruba il cellulare dalle mani... rapine nei negozi, sparatorie, proiettili vaganti, spacciatori in ogni dove... immagino che quando esci per strada ti senti sicuro e libero... Forse non sai che stanno facendo tagli alle forze dell'ordine, mezzi, munizioni,ore di lavoro, ed è prevista una riduzione di 40000 unità nei prossimi 2 anni, per compensare vogliono svuotare le carceri. L'Europa dice che le nostre carceri non sono confortevoli e noi dipendiamo dall'Europa. Non ti sembra quasi un invito a delinquere? pensa che se sei siciliano rischi oltre allo sconto di pena, un posto di lavoro come ex detenuto, nei pip o nelle gesip. Più di cosi che vuoi, il lavoro si ottiene per categoria, prima i detenuti, poi gli ex tossici, poi gli ex alcolisti, gli omosessuali, gli extracomunitari, i raccomandati ed all'ultimo se resta posto e vinci il concorso ti danno il lavoro.

Nemmeno sei libero di ammalarti, perché stanno facendo tanti di quei tagli alla sanità, che se entri in ospedale rischi di non uscire vivo. Lo fanno per te, si chiama prevenzione. Tu sai che rischi di morire e non ci vai e loro risparmiano.

Sono sicuro che ormai hai smesso di leggere, anche se non ho parlato di fascisti e comunisti il sermone è troppo lungo, devi continuare con le tue seghe mentali, ad occupare le giornate con la tv spazzatura, con Maria De filippi, con Barbara D'urso, perdendo tempo dietro a tutti i gossip e mentre loro distolgono la tua attenzione, nel frattempo svendono parti di sovranità nazionale, rubano a destra ed a manca, si fanno leggi e leggine per ipotecare la poltrona... e tu fiero e baldanzoso da uomo libero hai intonato bella ciao ed hai concluso la giornata  della liberazione con nodo di salsiccia ed un bicchiere di vino e ci si becca domani su facebook, con le selfie della giornata. La prossima festa è il primo maggio, festa dei lavoratori... Quali? ne annunciano la prematura scomparsa i sindacati, che vi riempono la testa con le loro stronzate. Da anni loro si riempono le tasche e voi restate a guardare. Dove ti giri in città vedi bandiere di sindacati e disoccupati al freddo ed al gelo, mentre loro stanno al calduccio nei mega uffici pagati dalla politica, ma state tranquilli, ancora siete liberi di sognare che domani i sindacati vi restituiranno il lavoro.

Preparate le bandiere rosse per il primo maggio, che noi lavoratori restiamo a lavorare, per garantire almeno il nostro di futuro. Ci si becca il prossimo 25 aprile. A bello, ciao e divertiti con la pensione della mamma omaggiata dal fascismo, che la festa sta per finire.


Francesco Capizzi
Coordianatore per la regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
mflsicilia@fascismoeliberta.info