lunedì 22 giugno 2015

Resoconto di un triennio

Come molti sanno da quasi 15 anni gestisco un attività di ristorazione. Anno dopo anno siamo cresciuti e ci siamo adeguati alle normative vigenti, riuscendo a pagare le tasse, le bollette e l'affitto, sia personale che della mia attività. In pratica conducevo quella che poteva essere una vita normale da piccolo e giovane imprenditore. Nell'ultimo triennio ha iniziato il declino, piano piano la mia azienda ha iniziato a perdere utili, tanto da non garantirmi più lo stipendio e più andavo avanti e più le cose peggioravano. Mese dopo mese stringevo sempre più la cinta. Iniziavo ad avere difficoltà a pagare le tasse, iniziavo a ritardare a pagare l'affitto. A dicembre 2013 viene a mancare mia nonna, ed a febbraio 2014 vado ad abitare a casa sua. Ho pagato l'affitto di casa per 13 anni e da quel giorno non ne avrei pagato più. Pensavo che grazie a questa casa sarei uscito dalla crisi, perché avrei risparmiato oltre 6000€ di affitto annui. Le cose non andarono così, ma sempre peggio e se per 13 anni avevo pagato regolarmente luce, acqua, gas, affitto e condominio, nella nuova casa ero in ritardo, con la luce, acqua e gas oltre circa 6 mesi di condominio. Eppure mia moglie aveva iniziato a lavorare e con uno stipendio in più e con 550€ di affitto in meno, non riuscivo a garantire più nulla, tanto che mi sono trovato costretto a licenziare l'unico collaboratore che avevo a tempo indeterminato. Anche le banche vedendo il calo degli utili, mi obbligavano a rientrare dalle scoperture, ritirandomi persino le carte di credito. Sembrava la fine. Eppure qualcosa non mi quadrava, non capivo come mai io che sono sempre stato un ottimo lavoratore non riuscivo a far risollevare la mia azienda. Fin quando in questi giorni ho capito qual'era la causa.

3 anni fa a Palermo viene rieletto il Sindaco Leoluca Orlando, a differenza di Cammarata, Orlando ed i suoi assessori cercano di coinvolgere tramite riunioni, gestori, residenti, associazioni di categoria e forze dell'ordine. Era una ventata d'aria nuova, sembrava che era arrivato il cambiamento. Di fatto già con Cammarata la situazione non era delle migliori, ma almeno fino ad allora riuscivamo a mantenere la nostra attività e le nostre famiglie.

Le riunioni erano frequenti e di vario argomento, suolo pubblico, aree pedonali, attività commerciali, viabilità ed abusivismo. La prima mossa di Orlando e dei suoi assessori sono state le aree pedonali, un piano lento ed a mio avviso letale per le attività commerciali del centro storico.

La voce che gira fra i commercianti e che ci siano dei fondi dell'unesco in ballo, ed anche se il comune effettua queste riunioni è sordo alle richieste della popolazione. E mentre effettua delle pedonalizzazioni senza un senso logico e la maggior parte solo sulla carta, non fa nulla per compensare in riferimento alla mobilità.
Giorno dopo giorno, la città diventa impraticabile ed irragiungibile. Mezzi pubblici inefficenti, impossibilità di accesso e di parcheggio per i mezzi privati, in pratica ogni giorno che passa diventa sempre più impossibile raggiungerci e la risposta ce la danno i clienti che lamentano ore di code per raggiungere il centro ed impossibilità di parcheggio, tanto che alla fine ci rinunciano e decidono di spostarsi in periferia. Ma a subire non sono solo le attività di ristorazione, ma l'intero indotto economico. Si cullano perché hanno fatto rinascere un chilometro di via maqueda, ma nel restante tratto regna la desolazione. In via Roma sono di più le attività chiuse di quelle aperte, chiudono negozi storici in tutta Palermo Fiorentino, Recupero, Renato bar, Tessilcora... una mattanza dell'economia. Ma a questa amministrazione sembra non interessare, hanno occhi solo per i precari, il resto non importa. La popolazione si sposta in periferia e nei centri commerciali e volendo essere malpensanti, sembra un piano studiato a tavolino. Di fatto il piano per la nuova mobilità è il tram che congiunge la periferia a tutti i centri commerciali, escludendo il centro storico. Non sembra strano? vogliono pedonalizzare tutto il centro storico per fare incrementare l'economia e non fanno un piano per poterlo raggiungere?
Nel frattempo si fissa l'innaugurazione del tram nel 2014, Orlando dichiara "i palermitani avranno il tram per il festino"... ma la dichiarazione giusta doveva essere un altra, per il festino i palermitani si attaccheranno al tram, di fatto per il festino 2014 si fece la prima inaugurazione del tram e per l'occasione fecero mezzo percorso della linea 1 e poi lo rimisero a dormire. Nel frattempo la propaganda continuava e le pedonalizzazioni continuavano in nome del progresso. Inizia la demolizione del ponte teste mozze, per chi arriva da villabate raggiungere il centro diventa un impresa quasi impossibile, cantieri su cantieri la città è paralizzata, mentre i centri commerciali scoppiano di salute. Orlando in tre anni non era riuscito a costruire una linea tram, mentre Mussolini con i mezzi dell'epoca in un anno fece costruire un intera città.

Ma i guai per le nostre aziende non finivano qui. In tutto questo susseguirsi di riunioni si era delimitato un muro di odio, fra i residenti che danno la colpa ai ristoratori per le loro notti insonni e ristoratori che danno la colpa agli abusivi.  In tutto questo marasma sociale il comune continua a rilasciare licenze senza controllare i dovuti requisiti, ed a cadenza annuale continua ad emettere ordinanze contro l'abusivismo, ma in realtà penalizza soltanto le attività in regola, lasciando che gli abusivi facciano quello che voglio, per poi come la falsa inagurazione del tram, fare controlli spot che terminano con articoli propagandistici sul giornale, senza dichiarare chi sono coloro che hanno infranto la legge vendendo cibo in cattivo stato di conservazione o occupando abusimanente il suolo pubblico, lasciando che tutto torni all'anormalità nelle 24 ore successive.

Questi articoli di giornale sono una propaganda per loro, ma sono penalizzanti per noi. Di fatto se scrivono "a piazza olivella è stato trovato cibo in cattivo stato di conservazione" e non scrivono a chi l'hanno trovato, chi legge l'articolo pensa a piazza olivella non ci vado più, per non rischiare di essere intossicato. Non appongono nemmeno i sigili a colui che ha effettuato l'abuso, in modo da essere identificabile, ed in ultima analisi non fanno nessuna politica di informazione, spiegando come riconoscere un attività abusiva ed i rischi che si corrono cibandosi presso di esse.

Arriva il 2015 siamo in piena emergenza, la popolazione perbene non riesce a raggiungere il centro che viene frequantato, per lo più da giovani appiedati e squattrinati, che preferiscono frequentatare la Vucciria, dove il traffico della droga non è controllato e le attività abusive permettono di bere e mangiare a prezzi low cost. Il comune con la sua assenza in determinate zone e l'assillante presenza nelle altre ha creato zone iper controllate e zone franche dove è possibile aprire un attività senza licenza, vendere alimenti e bevande senza tracciabilità, ma soprattutto droga, come afferma l'ex-assessore alle attività produttive.

Oltre a tutte queste sventure, ci fanno fare un salto agli anni 90. In quegli anni la città era impraticabile perché in mano alla delinquenza. La microcriminalità raggiunge livelli di pericolo altissimi, le pistole sono alla portata di tutti. Si sparano fra boss per il controllo della droga, nasce la banda dell'Iphone, sparano ad un excarabiniere che usciva da una sala bingo, uccidono un giovane universitario per un banale litigio, sparano al commercinate Daniele Discrede... Fino ad arrivare all'omicidio di questa settimana del benzinaio. Ma non finisce qui, nascono le bande organizzate che assaltano a bastonate la vittima di turno per rubargli i portafoglio o il cellulare. E come ciliegina sulla torta, la mafia torna a colpire con le richieste di pizzo, ultima fra le vittime il proprietario del locale i candelai.

Perché mi è venuto in mente questo percorso. Nelle mie notti insonni, alla ricerca della causa del mio insucesso, ho pensato ed ho ripensato quali potevano essere le cause e dove avevo sbagliato. Se ero io l'incapace le altre attività dovevano andare bene, invece oltre alle riunioni ufficiali, il mio locale è diventato oggetto di sfogo di rappresentanti e gestori ed il quadro clinico emerso è quello di un malato terminale. Non ero io in crisi, ma quasi tutto l'asse del centro storico. Tante attività con cui da 15 anni condivido le nottate, le gioie ed i dolori, stanno pensando di chiudere. Tutte le attività di piazza Olivella sono in vendita ed ormai resistiamo nella speranza di tempi migliori. Se ci spostiamo a piazza Sant'anna dove per oltre 50 anni abbiamo avuto l'azienda di famiglia di produzione abbigliamento da lavoro, vediamo un quadro ancora peggiore, attività come Sirchia che ha dato e continua a dare lavoro a decine e decine di famiglie palermitane è stata costretta ad investire all'interno dei centri commerciali alla ricerca di mercati nuovi, quando da generazioni hanno sempre operato a piazza Sant'Anna ed in via Roma. Come loro attività storiche come Gullo, Nocito, Petrì, Zangla, Lombardo e tanti altri che non ho contatti diretti sono al collasso e si sono stancati di presenziare alle riunioni, perché tanto la loro voce rimane inascoltata.

Pertanto riassumendo:
Con  il tram e con le pedonalizzazioni ci hanno isolato
Con le ordinanze e le riunioni ci hanno diviso
Con le tasse ci hanno indebolito
Con la cattiva informazione hanno spostato l'attenzione degli avventori sulla periferia
ed infine lascindo la microcriminalità agire incontrollata hanno inculcato questo clima di terrore.

A questo punto del mio discorso credo che inizi a pensarla come me.

Caro mio collega ad Orlando restano altri 2 anni di mandato, la domanda che ti pongo e la seguente:

Sei disposto a lasciare tutto com'è,  prolungando la tua agonia fino alla cessazione della tua azienda o vuoi iniziare una battaglia legale contro il comune, fino ad arrivare alle dimissioni di Orlando e della sua fallimentare giunta?

Se decidi di lottare, questi sono i miei recapiti

Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
tel. 3393121293
sicilia@fascismoeliberta.info
www.fascismoeliberta.info