lunedì 2 novembre 2015

La movida della discordia

Sono anni che il comune di Palermo, ci tiene incollati sulla questione Movida, in tutte le città d'Italia le forze dell'ordine, sono impegnate a combattere la criminalità, ma da noi no, dividiamo le forze fra il raccattare immigrati nei vari porti e nella pantomima del venerdì contro quel mostro denominato Movida. Ma andiamo ad analizzare i vari attori di questa soap opera.

Da un lato ci sono gli imprenditori, che sono coloro che investono sulla città, creano una struttura, la rendono a norma, danno posti di lavoro e pagano le tasse.Questa categoria è formata da pochi individui.

Poi ci sono gli improvvisati. Sono coloro che hanno dei piccoli capitali e creano delle piccole strutture, ma quando si rendono conto che non sono competitivi, iniziano a fare quello a cui non sono autorizzati. Iniziano a fare musica in strada, fanno concerti non autorizzati, si improvvisano negli aperitivi rinforzati, senza avere l'autorizzazione per la somministrazione e la manipolazione degli alimenti. Questa categoria rappresenta una bella fetta di attività.

A seguire ci sono i furbi. Sono coloro che non hanno il capitale, ed improvvisano strutture non a norma, con personale a nero, non rispettando la legge e le normative igienico sanitarie, le loro strutture sono fittizie, con impianti elettrici fatiscenti, spesso in palazzi senza agibilità, non insonorizzati. Molti di questi locali sono presenti nella zona della vucciria e ballarò. Questa categoria è formata da una grossa fetta di individui, che supera la somma delle categorie precedenti.

Dall'altro lato della barricata c'è il comune, che rappresenta lo stato. Lo stato che ha l'obbligo di vigilare. Lo stato che ha il compito di vagliare le richieste dei cittadini e concedere a loro la possibilità di aprirsi una attività in regola, per poi tornare a vigilare, qualora non rispettino l'autorizzazione rilasciata. 

Allo stesso tempo il comune ha il dovere di vigilare sulla salute del cittadino, affinché essa sia tutelata e garantita, secondo la costituzione e la legge che ci siamo imposti. Ma dovrebbe anche tutelare coloro che hanno investito dei capitali, affinché non subiscano la concorrenza sleale degli abusivi.

In mezzo fra i contendenti ci sono le associazioni di categoria. Alcune difendono i residenti, altre difendono i gestori. I primi capitanati da un avvocato stanno cercando di portare in tribunale questore, prefetto e sindaco, accusandoli di omissione di atti d'ufficio. I secondi continuano ad assecondare l'incapacità del comune, nel gestire quella che è una emergenza da quattro soldi. 

Ma andiamo ad analizzare il caso, durante questo triennio Orlandiano, si sono susseguite riunioni con gli organi preposti, con le associazioni di categoria e con i comitati dei residenti, nell'intento di trovare una soluzione, auspicata da ogni parte, solo che non si riesce mai a risolvere il caso, perché in queste riunioni non viene invitata la categoria degli abusivi, che sono coloro che generano il caos. Quindi se come è avvenuto lo scorso giugno, i residenti chiedono A, i gestori chiedono B e le associazioni di categoria mettono d'accordo le parti, se poi nessuno avverte e dissuade la categoria degli abusivi, ci continuerà ad essere il caos. Ed è quello che avviene ancora oggi a Palermo. Ogni settimana abusivi e mezzi abusivi, fanno ciò che vogliono, musica, schiamazzi, occupazione abusiva di suolo pubblico... fino ad arrivare all'appuntamento del Venerdì. Infatti ogni Venerdì avviene il controllo interforze. Scelgono una zona e ci piantano una pattuglia qualche ora prima, per scoraggiare possibili abusivi. Poi dopo qualche ora aprono le danze ed iniziano a controllare tutti gli aventi partita iva della zona, nella mischia ci capita qualche abusivo, ma come si può leggere nei giornali avviene sempre di rado. Nel frattempo, gli abusivi che non hanno piazzato le loro strutture abusive, hanno fatto quello che viene chiamato il tam tam, con gli abusivi delle altre zone, in poche parole li avvertono che i controlli sono nella loro zona e quindi per quella settimana possono continuare ad operare tranquilli. Il controllo termina alle 2 di notte e subito dopo come i funghi spuntano gli abusivi con la musica a palla e le loro griglie dove arrostiscono carne di ogni genere, fino alle 7 di mattina. Il sabato esce nei vari giornali l'articolo dei controlli, con titoli eclatanti. Quella che io chiamo propaganda sterile. 

Arriva il week and, il sabato e la domenica gli abusivi stanno tranquilli, sanno già, che eccetto rari casi, non ci saranno controlli, perché per le forze dell'ordine viene considerato come straordinario. Al caos si aggiunge l'anarchia, gli abusivi inizieranno a chiudere strade a piacimento, a cucinare in strada, a mettere la musica a palla...

Molti si chiederanno qual'è l'interesse nel tenere viva questa sorta d'anarchia. 
La risposta è semplice, si chiama politica clientelare. 
Nell'ultimo decennio è un dato di fatto che il popolo "perbenista" non è andato a votare, perché indignato dalla politica. Ma vi siete mai chiesti chi va a votare? Chi sceglie i nostri rappresentanti?
La risposta l'avete sotto i vostri occhi è il popolino, il mondo del precariato pip, lsu, gesip, reset, panellari, quarumari, stigliolari, fruttivendoli, pescivendoli, la stessa macchina comunale, impiegati, inservienti... tutti amici degli amici, che votano le solite persone per lasciare Palermo così com'è.

Immaginatevi se verrebbe eletto un indignato. Subito metterebbe sull'attenti gli impiegati comunali a tutti i livelli, chiederebbe loro di far splendere e rendere accoglienti gli uffici, chiederebbe agli addetti la pulizia delle strade, delle ville e dei parchi. Chiamerebbe a raccolta i comandanti dei vari corpi e chiederebbe il rastrellamento della città da cima in fondo, arrestando ladri e spacciatori, delinquenti e dando un ultimato agli abusivi. Infine eliminerebbe le mele marce da questa grande ed inoperosa macchina comunale. A questo punto il neo sindaco facente parte della categoria degli indignati, avrebbe accontentato le richieste dei suoi elettori e scontentato i magnaccioni.

Ora ti è più chiaro il quadro della situazione caro mio lettore? Ti sei mai chiesto come mai la Sicilia ha il maggior numero di impiegati pubblici ed abbiamo i servizi più deficenti di Italia? Perché la stragande maggioranza si gratta i coglioni dalla mattina alla sera, mentre tu vai a lavorare e ti fai il mazzo per garantire la tua famiglia ed il loro stipendio. E siccome si vogliono continuare a grattare i coglioni fino alla pensione gentilmente omaggiata dallo Zio Benito, non voteranno mai chi gli farà alzare il culo dalla sedia, ma continueranno a mantenere in piedi questa repubblica di pulcinella. 

E quindi caro lettore la colpa di questo decadimento è soprattutto la tua, che continui a non votare la persona giusta, lasciando che siano gli altri a decidere per te. La colpa è la tua che continui a denunciare sui social, ma non hai i coglioni di denunciare alla procura, chi non svolge correttamente il suo lavoro. Lavoro che tu paghi con le tue tasse. Stanno anni prima di controllare un abusivo eppure gli basta un click per mandati una cartella esattoriale. 

Ora caro mio indignato ti dò la cura, in una città grande come Palermo, ma piccola in confronto alle grandi metropoli, quello che manca è il controllo del territorio. Quello che dovrebbe fare la polizia di quartiere. Mancano gli agenti che girano a piedi e controllano attivamente e costantemente il territorio, onde prevenire possibili rapine, scippi e l'avvento degli abusivi. Il compito che dovrebbero avere questi agenti è quello di segnalare al comando e successivamente all'autorità giudiziaria, tutte le possibili irregolarità che riscontrano nella loro giornata lavorativa al fine di tutelare l'onesto cittadino. TUTTO QUESTO OGGI A PALERMO NON AVVIENE. Il comune deve dare agli organi autorizzati al controllo l'elenco delle attività iscritte alla camera di commercio, dopo di che fatta la mappatura delle attività registrate, occorre monitorare ogni singolo numero civico non presente nell'elenco. Da quel momento devono partire i sequestri con distruzione immediata di tutto ciò che è abusivo. I beni alimentari, vanno sequestrati e donati immediatamente alle strutture come la caritas. Chi viene trovato sprovvisto di licenza, va portato in caserma identificato e processato per gli eventuali reati penali riscontrati. Durante questa fase contro l'abusivismo, emanerei un comunicato dove si avverte i mezzi regolari, che terminato con gli abusivi, inizieremo con loro, pertanto si invitano i proprietari delle attività commerciali a verificare le autorizzazioni in possesso ed a rimuovere ogni possibile abuso. Dopo di ciò inizierei con loro. Fin quando l'ordine e la legalità non è del tutto ripristinato.

Terminato con la questione attività lecite ed illecite inizierei a dare la caccia alle mele marce che sono all'interno di questa grande ed inoperosa macchina comunale. 

Tornando alla questione movida, il regolamento che applicherei è il seguente:

- Divieto assoluto di fare musica all'esterno dei locali
- Divieto assoluto di fare musica all'interno dei locali a chi non ha il locale insonorizzato ed autorizzato
- Il comune non dovrà concedere più autorizzazioni a locali con superficie interna inferiore a 50 mq
- Concessione del suolo pubblico nell'area antistante al locale, per una superficie non superiore al 50% della superficie interna del locale e comunque non superiore ai 70 mq
- Divieto assoluto di venditori ambulanti e camioncini gastronomici nelle ore notturne
- Divieto assoluto di cucinare all'aperto qualsiasi tipo di cibo
- Divieto assoluto di fare aperitivi rinforzati con l'ausilio di dj set o concerti live ai locali non autorizzati alla musica e sprovvisti di cucina.

Caro lettore, ti ho mostrato il cancro e ti ho mostrato la cura. Alla luce di tutto ciò pensi che qualcosa cambi con l'attuale classe dirigente? Penseranno a difendere la loro poltrona e pertanto tuteleranno i loro elettori.

Nell'attesa di questo ambito regolamento, le nostre forze dell'ordine avrebbero potuto applicare la normativa nazionale e l'attuale codice penale, di fatto l'occupazione di suolo pubblico ai fini commerciali è punito ai sensi dell'art. 633 del C.P. , la deturpazione di edifici storici con tende e strutture abusive che ne danneggino il valore storico è punibile ai sensi dell'art. 734 C.P.. Il diritto al riposo è punibile ai sensi dell'art. 659 C.P., tutti reati facilmente contestabili a questi improvvisati gestori... eppure non  l'hanno fatto. 

C'è da sottolineare che questa settimana i giornali hanno riportato la notizia dell'ultimo controllo interforze effettuato parlando di reato di occupazione di suolo pubblico, a differenza delle volte precedenti che si parlava di violazione del codice della strada, vuoi vedere che qualcosa stia cambiando proprio in virtù del fatto che sotto inchiesta ci sono i nostri tutori? 

Nella speranza che la magistratura faccia le sue indagini e trova i colpevoli, spero che al più presto si riesca a ristabilire la legalità nella nostra città.

Caro lettore fra due anni si torna a votare, se non vuoi farti umiliare pensa a chi votare. 

Francesco Capizzi 
Coordinatore per la Regione Sicilia 
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale

lunedì 19 ottobre 2015

L'isola che non c'è

Da quando ho iniziato la mia battaglia contro l'abusivismo, ho deciso di pubblicare parte delle mie battaglie all'interno dei social network. Per una parte della società, ancorata al sistema e dedita al malaffare vengo considerato come uno "sbirro", ma non uno "sbirro" qualunque, visto che qui la maggior parte delle forze dell'ordine si fanno i fatti propri, sono considerato più "sbirro" degli "sbirri".

Ad essere sincero la cosa non mi infastidisce per niente... Non occorre avere un distintivo per essere un patriota e lavorare per il bene della propria terra. Spesso i volontari, svolgono in maniera eccellente il lavoro che dovrebbero svolgere coloro che sono titolati e stipendiati per farlo.

Oltre a questa fetta di società, una parte di utenti, ha iniziato a seguirmi, a leggere i miei post, a condividere i miei pensieri e le mie idee, ho iniziato a raccogliere consensi anche in altre parti di Italia. È la cosa non mi stupisce affatto, perché da nord a sud l'Italia è ridotta male e vuoi per il malgoverno, vuoi per i giudici che assecondano le leggi volute da un governo di ladri, atte a preservare i delinquenti della stessa pasta, vuoi per le forze dell'ordine che non svolgono per come dovrebbero il proprio lavoro... In Italia da nord a sud, l'abusivismo e la delinquenza prevale su tutto, tanto da non sentirci più sicuri e liberi, di camminare per le nostre città.

Se non avessi amore per la mia terra, a quest'ora sarei emigrato altrove, in una terra adatta alle mie esigenze di legalità e pari diritti. Ma da buon palermitano, amo Palermo e mi danno a vederla così deturpata della sua bellezza. Oggi Palermo è una bella donna sfregiata, da un solo lato del suo volto, pertanto chi la vede, se becca il lato sano resta incantato da cotanta bellezza, se becca il lato sfregiato da una società zavorra, inorridito scappa via e non torna più.

Eppure la Sicilia è la perla del mediterraneo, da sempre metà di turisti e scambi commerciali, grazie alle numerose dominazioni abbiamo tracce d'arte ad ogni angolo delle città. E tutta questa arte è relegata ad un angolo, coperta da strutture abusive, annerita dai fumi prodotti illegalmente dai vari stigliolari, dai venditori di caldarroste, dalle cucine abusive... E chi dovrebbe vigilare non vigila. Li vediamo muoversi fra questa gente eppure non fanno niente per farli andare via.  E mentre il governo nazionale, ci invita a denunciare, ci parla di lotta all'evasione, di lotta alla corruzione, lotta alla mafia ed al malaffare, qui nell'isola che non c'è, avviene tutto il contrario. Abbiamo giudici dell'antimafia che Palazzo dei Marescialli si prepara a spostare di sede, perché presumibilmente coinvolti nell'inchiesta di Caltanissetta sulla gestione delle ricchezze sequestrate a Cosa nostra. Sono indagati a vario titolo per corruzione, induzione, abuso d’ufficio, violazione di segreto... Abbiamo circa 85 vigili urbani indagati per assenteismo e la posizione di altri 400 vigili al vaglio degli inquirenti. Abbiamo la Guardia di Finanza che svolge l'attività a singhiozzo perché impegnata a raccattare immigranti a Lampedusa e Pozzallo... In tutto questo frangente in città aumentano gli scippi, le rapine, le violenze, le attività abusive e l'anarchia. Interi marciapiedi occupati da fruttivendoli abusivi, che costringono i passanti a scendere in strada, rischiando di essere investiti. Chilometri di bancarelle che vendono materiale presumibilmente contraffatto, nel salotto buono di Palermo, sotto gli occhi di tutte le forze dell'ordine. Parcheggiatori abusivi ad ogni angolo, interi lotti di strada suddivisi in mano loro che continuano ad operare sotto gli occhi delle forze dell'ordine... Ormai l'illegalità è diventata talmente "normale", che la presenza o l'assenza delle forze dell'ordine, non fa differenza!  Persino quando fanno le "famose" retate, al termine del servizio, pochi minuti dopo,  tutto ritorna all'anarchia.
In questo frangente anche qualche operatore dell'ordine ha apprezzato il mio pensiero e dopo incontri vari, ha esposto, quello che era il loro punto di vista nei confronti dell'abusivismo.
   
Secondo il loro punto di vista, l'abusivo è quel soggetto che nella scala sociale, va aiutato, perché ricopre una posizione di totale precariato e pertanto quello che guadagna gli serve per sostenere se e la propria famiglia.

Il primo rapporto con un abusivo l'ho avuto da adolescente, quando andavo alla scuola Duca della verdura. Lì, durante la ricreazione c'era davanti la porta un panellaro. Anche in quel caso per l'opinione pubblica era poverino e tirava a campare eppure un pomeriggio lo incontrai in auto, possedeva un Mercedes, la moglie girava in pelliccia... Ai tempi andava di moda, eppure costava un occhio della testa. Per non parlare dell'oro che aveva di sopra fra collane, anelli, bracciali e orecchini. In questi casi non occorre essere un ragioniere per fare il calcolo del guadagno giornaliero, perché non pagando IVA, non pagando Imposte, non facendo la dichiarazione dei redditi... Aveva una spesa giornaliera di 400 lire a panino, lo vendeva 1000 lire e pertanto guadagnava 600 lire a panino, calcolando che ne vendeva fra i 200 ed i 400 panini giornalieri, vantava un guadagno di 120.000 lire nei giorni di magra e 240.000 lire, nei giorni di piena, lavorando un ora al giorno. Un bel guadagno in barba a chi paga le tasse. Ma le entrate per questo signore che ho preso ad esempio non finisco qua, perché essendo che guadagnava a nero, per lo stato aveva il reddito pari a ZERO, e per tanto la macchina statale che chi paga le tasse finanzia, gli dava il sussidio, gli ha dato la casa popolare, e gli dava l'esenzione ticket... ed oggi vanta pure la pensione di anzianità. Eppure mio padre che ha raggiunto 38 anni di contributi versati, che ha sempre pagato tutte le tasse, che ha pagato le prestazioni sanitarie... oggi a causa della Fornero e dei mentecatti che l'hanno susseguita non riesce a percepire la pensione e di anno in anno se la vede allontanare... Proprio un bel vantaggio pagare le tasse. 

Oggi che sono cresciutello, vedo questo fenomeno ampliarsi a macchia d'olio, sempre più persone gravano sul sistema sanitario pur non avendo i requisiti per ottenere i privilegi destinati ai meno abienti. Gravano sulla spesa pubblica, perché utilizzano gli autobus senza fare il biglietto, deturpano edifici storici, costringendo il comune a continue opere di ripristino. Sporcano e lasciano la città come se fosse un mondizzaio, costringendo gli operatori ecologici a fare doppi turni, lasciando spesso e volentieri la città nel degrado e nell'incuria più totale. Ad occhio e croce abbiamo un 50 % scarso di cittadini che pagano le tasse e mantengono viva la macchina statale e comunale ed un abbondante 50% che guadagna a nero alimentando la Mafia e riceve senza uscire un euro quei servizi che chi paga le tasse continua a garantire. E le nostre forze dell'ordine che fanno??? Tutelano il cancro di questa società. Questi individui sono una doppia zavorra per le aziende in quanto ricevono una concorrenza sleale da essi e sono costretti ad aggravare la propria situazione economica per mantenere uno stato sociale che garantisce questa feccia. La cosa più allucinante e che le nostre forze del'ordine non hanno capito che il loro stipendio lo paghiamo noi e nel momento in cui, noi chiudiamo il sistema crolla!!! e loro saranno licenziati. Continuano a difendere un governo illegittimo, che sta rubando il futuro a noi ed ai nostri figli e restano inermi davanti all'illegaltà, perché a loro dire 1200€ al mese sono pochi, in confronto al rischio che corrono, eppure prima di arruolarsi lo sapevano a cosa andavano incontro, potevano scegliere di fare altro. Ed anche oggi se ritengono che la loro vita vale più di 1200€ al mese, possono rassegnare le dimissioni e fare altro... Ma la realtà è un altra, il vizio dell'italiano medio è quello di volere il posto fisso per non fare niente. Proprio ieri sentivo che a dicembre ci saranno 3000 licenziamenti in polizia, la cosa non mi dispiace affatto. Se un mio dipendente non svolge bene il suo lavoro, va licenziato e molti non hanno capito che tutti gli impiegati statali sono dipendenti del popolo, compresi politici, usceri, onorevoli e giudici.

Hanno fatto anni di pubblicità e propaganda, invogliandoci a denunciare e pure oggi che denunciamo le cose non cambiano. Mesi e mesi di segnalazioni a forze dell'ordine, al sindaco ed ai vari assessori e tutto resta nell'anormalità. Eppure le nostre forze dell'ordine quando omettono di segnalare un abusivo, commettono il reato di omissione di atti d'ufficio punito penalmente con l'art. 328 C.P., mentre qualora un cittadino segnala al sindaco, ai consiglieri, agli assessori... ed alle forze dell'ordine un abuso e quest'ultimi non informano l'autorità giudiziaria, commettono anch'essi un reato penale, punibile ai sensi dell'art. 361 e 363 del C.P.

Pertanto caro lettore, se vuoi cambiare la tua Sicilia e la vuoi rendere libera, unisciti a me. Una noce nel sacco non fa rumore... ma più siamo e più diventiamo una forza. Inizia a fare le segnalazioni agli organi competenti tramite raccomandata con ricevuta di ritorno e qualora non rispondono e non fanno le dovute segnalazioni, denunciali. Presenta gli esposti direttamente in procura, saranno loro ad assegnare all'organo competente l'espletamento delle indagini, ma soprattutto inizia a fare esposti mirati e non generici. 

Se il sistema non ti aiuta, Denuncia il sistema.




 Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia 
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale

martedì 18 agosto 2015

La svalutazione della moneta cinese deve farci pensare...


Qualche giorno fa al telegiornale, parlavano della preoccupazione dei mercati europei per la svalutazione della moneta cinese. 

La domanda sorge spontanea, perché nasce la preoccupazione dei mercati?
La risposta è semplice più è basso il valore di una moneta e più aumenta il potere d'acquisto di una moneta più forte. Questo cosa comporta? Chi deve investire sposta capitali dove ha più potere d'acquisto.

Se chi investe, compra in Cina, in automatico diminuiscono gli ordini in tutta l 'europa. 

Facendo questo piccolo ragionamento il prossimo che vi dice che uscire dall'euro è un suicidio, dategli un bel calcio nei coglioni, così evita di riprodursi. 

Tutti gli attuali economisti dovrebbero tacere perché hanno rovinato noi e le nostre future generazioni.

Cosa ha fatto l'euro? L'euro essendo una moneta forte ha aumentato il potere d'acquisto dei investitori italiani, tanto da spingerli ad investire all'estero. Di contro l'ingresso nell'euro ha fatto lievitare pesantemente i costi di gestione delle materie prime e del personale gravando pesantemente sul bilancio delle aziende, che trovandosi con l'acqua alla gola hanno preferito la chiusura o la dislocazione delle proprie aziende in altri stati. 

Lo scenario creato da questi economisti da strapazzo è il seguente: con l'aumento dei costi del personale e delle tasse i nostri prodotti hanno lievitato i prezzi, pertanto gli investitori stranieri  portano le loro commesse dove il potere d'acquisto è più alto. Di contro gli investitori italiani allo stesso modo risparmiano in un primo tempo sull'acquisto delle materie prime all'estero e successivamente come accade negli ultimi anni, chiudono le loro aziende in Italia dislocandole in quei paesi dove il personale costa meno e le tasse sono irrisorie. Questo si traduce in una riduzione drastica del PIL, nel licenziamento di milioni di persone e nella chiusura di marchi storici che hanno fatto la storia dell'economia italiana.  (Vedi Fiat) 

Io non sono un economista, eppure con questi semplici esempi vi ho dimostrato perché l'Italia va a puttane. 

Se l'Italia uscisse dall'euro, la lira subirebbe una pesante svalutazione, tanto che per le aziende italiane rimaste tornerebbe ad essere più conveniente la produzione in Italia. Le aziende estere troverebbero di nuovo conveniente investire in Italia, sia per il costo finale dei prodotti e sia per la qualità delle materie prime da sempre fra le migliori al mondo. Tutto questo si tradurrebbe in aumento dell'occupazione, aumento del PIL e ripresa delle aziende italiane. 





Ecco perché l'Europa ha paura dell'eventuale uscita dall'euro della Grecia e dell'Italia.

Iniziate a pensare con la vostra testa e la prossima volta che incontrate un pro euro ricordatevi di dargli un calcio nei coglioni, farete un bene all'umanità. 


Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info
sicilia@fascismoeliberta.info

lunedì 6 luglio 2015

Mafia: Evoluzione di una specie

Noi Siciliani nasciamo con l'etichetta di Mafiosi, in tutte le parti del mondo, quando ci chiedono la nostra provenienza e noi diciamo Sicilia, loro subito dicono "mafia".

Ma come nasce questo fenomeno?

La mafia in Sicilia ha origini antiche, già era presente in epoca borbonica, ai tempi erano dei "benefattori", una specie di Robin Hood, rubavano ai ricchi proprietari terrieri, per aiutare la povera gente. Con la nascita dell'Italia, in Sicilia non cambio nulla, i siciliani poveri erano e poveri sono rimasti, c'è stato solo un passaggio di consegne, le ricchezze dei Borboni passarono ai Savoia. 

La mafia cambio aspetto, non rubava più ai ricchi per dare ai poveri, ma iniziava a gestire i possedimenti dei ricchi, controllando i lavoratori e chiedendo a loro un obolo sui raccolti o sugli scambi commerciali.

Con l'avvento del Fascismo, la musica cambiò. A quei tempi la mafia aveva un certo peso, gestiva le terre, gestiva l'approvvigionamento dell'acqua, decideva il prezzo di vendita dei raccolti ed uccideva a chi si ribellava.

Fra il 1922 ed il 1925 in Sicilia ci furono circa 2500 vittime di lupara bianca. Mussolini decise di scendere direttamente in Sicilia per vedere con i suoi occhi la situazione. Giunto a piana dei Greci, il boss del paese lo accolse dicendo "finché voscenza è dalla mia parte, non avrà niente da temere", in serata fu arrestato e fu subito dato mandato al prefetto Mori, per ripulire la Sicilia dalla Mafia.
Nel 1927 Mussolini dichiaro alla camera, "la Sicilia è libera".
 
( Leggi anche perché la mafia è cosa nostra )



Nel 1943 gli americani si servirono dei mafiosi scappati in America per entrare in Sicilia. Ottenuto quello che volevano gli americani, diedero il comando di 62 comuni alla mafia, da qui rinasce la stagione di Cosa Nostra.

Come mai il fenomeno "mafia" torna in Sicilia? 

Sò, che già mi attirerò l'inamicizia di molti, ma la realtà è una, il popolo siciliano, ama essere sottomesso. Era sottomesso con i Borboni, sognava di risollevarsi con i Savoia, ma si è fatto nuovamente sottomettere e malgrado Mussolini, li abbia liberati, hanno deciso di portare l'orologio un ventennio indietro per ridare potere ai suoi aguzzini.

Siamo nel 1945 è la mafia torna con un nuovo volto, torna e ricopre cariche istituzionali, sindaci mafiosi, assessori mafiosi... non si muove foglia che la mafia non voglia. Ma arriva una spaccatura, mentre a Palermo c'è la mafia dei palazzi, dove tutto si decide all'interno di essi, a Corleone nasce un gruppo di campagnoli che inizia ad imporre il proprio volere a suon di lupara.

La mafia, smette di essere rurale ed inizia ad espandere i propri domini. Lo stato è assente. Mentre ad oggi è ancora in vigore il codice penale, approvato da Mussolini, le leggi per combattere la mafia furono cambiate a favore dei mafiosi. La mafia inizia a controllare tutto, appalti, lavori pubblici e privati, chiede il pizzo alle attività commerciali, droga, contrabando di sigarette, ma soprattutto condiziona le scelte politiche del popolo...

Mussolini con i mezzi dell'epoca, riusci ad eliminare la mafia. Oggi con la tecnologia moderna i boss, restano dei fantasmi per la giustizia, ma presenti nella società e solo quando sono malati decidono di essere catturati (vedi Provenzano, ora che Messina denaro è malato sarà trovato, ma queste sono mie fantasticazioni).

Perché il trio Riina, Liggio e Provenzano iniziano a dettare legge? Perché in un mondo di pecore, loro usavano le loro pistole con maestria e per tanto il loro "bastone" era più forte di tutti. A loro interessava il potere, hanno conquistato Corleone, poi Palermo, la Sicilia e poi volevano tutta l'Italia, ma a loro non interessava lo sfarzo, non volevano dare nell'occhio, sono nati campagnoli e sono rimasti campagnoli.

Con l'arresto di Provenzano, la mafia cambia volto. Con gli appalti bloccati, la maggiore fonte di guadagno per la mafia e la droga. A causa dell'alto tasso di ignoranza, la mafia trova terreno fertile in tutti quei quartieri disagiati, dove i professori delle scuole non hanno fatto bene il loro lavoro educativo ed hanno lasciato che altri ignoranti senza futuro, non trovando lavoro, trovassero facile impiego fra le file della mafia. Sono i nuovi soldati della mafia, cervelli di gallina pronti a vendere droga tagliata male pur di sfoggiare la BMW X5 o la Mercedes per dimostrare alla società che loro sono qualcuno... e poco importa se quella droga riduce in coma vegetativo a qualcuno, a loro importa solo il loro tornaconto e lo stato tratta il loro reato come reato minore. La droga prima o poi uccide ed a mio avviso chi vende droga deve avere lo stesso trattamento di un assassino.

I nuovi boss, sembrano dei cloni, vestono gli stessi abiti firmati, utilizzano le stesse montature di occhiali, hanno persino la stessa camminata e lo stesso atteggiamento da malandrino immortale. 

A dare a loro il potere di immortalità è il popolo coglione, ignorante quanto la nuova classe mafiosa, ma senza il coraggio di delinquere. Questo popolo di coglioni quaquaraqua, si rivolge al suo protettore ogni qualvolta che ha bisogno di qualcosa. Se si vuole aprire un attività a Palermo, questi scarafaggi della società non vanno a chiedere una licenza al comune, ma chiedono al mamma santissima il permesso di vendere in quella strada. Palermo è occupata da questo cancro, bancarelle su bancarelle occupano l'intera città e lo stato è nuovamente complice. Se un attività è contro la legge lo stato deve intervenire immediatamente, eppure queste attività sono lì 365 giorni l'anno e quando arrivano i controlli casualmente quel giorno decidono di prendersela libera.

Il problema fondamentale della nuova mafia è l'assenza di autocontrollo, infatti loro la droga la spacciano e la tirano e da pidocchi si sentono superuomini ed iniziano a vagare per i locali, per poi non pagare il conto ed il gestore bue per non avere problemi tace e lascia correre, poi lo fanno una seconda volta, poi una terza, li vedi tutte le sere, cibarsi e poi alzarsi senza pagare. Ed ogni giorno il numero dei commensali è variabile. 

Caro lettore siamo alla fine di questo percorso evolutivo, a questo punto avrai capito che il mafioso non è dotato di ragione è una bestia che si muove tramite l'istinto. Il più forte è il capo branco, a lui si affiancano altre bestie dello stesso livello che si muovono secondo le iniziative del capo branco. Più forte è il capo branco, più folto è il gruppo di bestie che lo seguono. A seguire ci sono le prede, che sono altre bestie, che guidate dallo spirito di sopravvivenza, corteggiano e portano in dono al capo branco ed ai suoi uomini regalie varie.

Oggi giorno il branco esce e va a caccia, ma oltre alle solite prede, cerca di procacciarne di nuove. Se in vita tua avrai visto un documentario, la leonessa è il capo branco e va a caccia con altri leonesse. Quando incontrano le prede, le prede per istinto scappano ed a fine giornata i leoni portano a casa il pasto. L'istinto della preda la spinge a scappare per PAURA, solo la preda che antepone l'istinto alla ragione e scaccia la paura ha la meglio contro il leone. 

Falcone e Borsellino per tanto tempo hanno avuto la meglio contro il leone, ma quando anche i suoi compagni gli hanno voltato le spalle, hanno avuto la peggio. 

L'unica preda che ha sconfitto il branco è stato il prefetto Mori, che ne è uscito da vincitore ed anche se lui non è diventato immortale perché fascista è stato l'unico che per vent'anni ha impedito l'evoluzione della specie.

E tu caro lettore che preda sei?


Francesco Capizzi 
Coordinatore per la regione Sicilia 
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info

sicilia@fascismoeliberta.info

lunedì 22 giugno 2015

Resoconto di un triennio

Come molti sanno da quasi 15 anni gestisco un attività di ristorazione. Anno dopo anno siamo cresciuti e ci siamo adeguati alle normative vigenti, riuscendo a pagare le tasse, le bollette e l'affitto, sia personale che della mia attività. In pratica conducevo quella che poteva essere una vita normale da piccolo e giovane imprenditore. Nell'ultimo triennio ha iniziato il declino, piano piano la mia azienda ha iniziato a perdere utili, tanto da non garantirmi più lo stipendio e più andavo avanti e più le cose peggioravano. Mese dopo mese stringevo sempre più la cinta. Iniziavo ad avere difficoltà a pagare le tasse, iniziavo a ritardare a pagare l'affitto. A dicembre 2013 viene a mancare mia nonna, ed a febbraio 2014 vado ad abitare a casa sua. Ho pagato l'affitto di casa per 13 anni e da quel giorno non ne avrei pagato più. Pensavo che grazie a questa casa sarei uscito dalla crisi, perché avrei risparmiato oltre 6000€ di affitto annui. Le cose non andarono così, ma sempre peggio e se per 13 anni avevo pagato regolarmente luce, acqua, gas, affitto e condominio, nella nuova casa ero in ritardo, con la luce, acqua e gas oltre circa 6 mesi di condominio. Eppure mia moglie aveva iniziato a lavorare e con uno stipendio in più e con 550€ di affitto in meno, non riuscivo a garantire più nulla, tanto che mi sono trovato costretto a licenziare l'unico collaboratore che avevo a tempo indeterminato. Anche le banche vedendo il calo degli utili, mi obbligavano a rientrare dalle scoperture, ritirandomi persino le carte di credito. Sembrava la fine. Eppure qualcosa non mi quadrava, non capivo come mai io che sono sempre stato un ottimo lavoratore non riuscivo a far risollevare la mia azienda. Fin quando in questi giorni ho capito qual'era la causa.

3 anni fa a Palermo viene rieletto il Sindaco Leoluca Orlando, a differenza di Cammarata, Orlando ed i suoi assessori cercano di coinvolgere tramite riunioni, gestori, residenti, associazioni di categoria e forze dell'ordine. Era una ventata d'aria nuova, sembrava che era arrivato il cambiamento. Di fatto già con Cammarata la situazione non era delle migliori, ma almeno fino ad allora riuscivamo a mantenere la nostra attività e le nostre famiglie.

Le riunioni erano frequenti e di vario argomento, suolo pubblico, aree pedonali, attività commerciali, viabilità ed abusivismo. La prima mossa di Orlando e dei suoi assessori sono state le aree pedonali, un piano lento ed a mio avviso letale per le attività commerciali del centro storico.

La voce che gira fra i commercianti e che ci siano dei fondi dell'unesco in ballo, ed anche se il comune effettua queste riunioni è sordo alle richieste della popolazione. E mentre effettua delle pedonalizzazioni senza un senso logico e la maggior parte solo sulla carta, non fa nulla per compensare in riferimento alla mobilità.
Giorno dopo giorno, la città diventa impraticabile ed irragiungibile. Mezzi pubblici inefficenti, impossibilità di accesso e di parcheggio per i mezzi privati, in pratica ogni giorno che passa diventa sempre più impossibile raggiungerci e la risposta ce la danno i clienti che lamentano ore di code per raggiungere il centro ed impossibilità di parcheggio, tanto che alla fine ci rinunciano e decidono di spostarsi in periferia. Ma a subire non sono solo le attività di ristorazione, ma l'intero indotto economico. Si cullano perché hanno fatto rinascere un chilometro di via maqueda, ma nel restante tratto regna la desolazione. In via Roma sono di più le attività chiuse di quelle aperte, chiudono negozi storici in tutta Palermo Fiorentino, Recupero, Renato bar, Tessilcora... una mattanza dell'economia. Ma a questa amministrazione sembra non interessare, hanno occhi solo per i precari, il resto non importa. La popolazione si sposta in periferia e nei centri commerciali e volendo essere malpensanti, sembra un piano studiato a tavolino. Di fatto il piano per la nuova mobilità è il tram che congiunge la periferia a tutti i centri commerciali, escludendo il centro storico. Non sembra strano? vogliono pedonalizzare tutto il centro storico per fare incrementare l'economia e non fanno un piano per poterlo raggiungere?
Nel frattempo si fissa l'innaugurazione del tram nel 2014, Orlando dichiara "i palermitani avranno il tram per il festino"... ma la dichiarazione giusta doveva essere un altra, per il festino i palermitani si attaccheranno al tram, di fatto per il festino 2014 si fece la prima inaugurazione del tram e per l'occasione fecero mezzo percorso della linea 1 e poi lo rimisero a dormire. Nel frattempo la propaganda continuava e le pedonalizzazioni continuavano in nome del progresso. Inizia la demolizione del ponte teste mozze, per chi arriva da villabate raggiungere il centro diventa un impresa quasi impossibile, cantieri su cantieri la città è paralizzata, mentre i centri commerciali scoppiano di salute. Orlando in tre anni non era riuscito a costruire una linea tram, mentre Mussolini con i mezzi dell'epoca in un anno fece costruire un intera città.

Ma i guai per le nostre aziende non finivano qui. In tutto questo susseguirsi di riunioni si era delimitato un muro di odio, fra i residenti che danno la colpa ai ristoratori per le loro notti insonni e ristoratori che danno la colpa agli abusivi.  In tutto questo marasma sociale il comune continua a rilasciare licenze senza controllare i dovuti requisiti, ed a cadenza annuale continua ad emettere ordinanze contro l'abusivismo, ma in realtà penalizza soltanto le attività in regola, lasciando che gli abusivi facciano quello che voglio, per poi come la falsa inagurazione del tram, fare controlli spot che terminano con articoli propagandistici sul giornale, senza dichiarare chi sono coloro che hanno infranto la legge vendendo cibo in cattivo stato di conservazione o occupando abusimanente il suolo pubblico, lasciando che tutto torni all'anormalità nelle 24 ore successive.

Questi articoli di giornale sono una propaganda per loro, ma sono penalizzanti per noi. Di fatto se scrivono "a piazza olivella è stato trovato cibo in cattivo stato di conservazione" e non scrivono a chi l'hanno trovato, chi legge l'articolo pensa a piazza olivella non ci vado più, per non rischiare di essere intossicato. Non appongono nemmeno i sigili a colui che ha effettuato l'abuso, in modo da essere identificabile, ed in ultima analisi non fanno nessuna politica di informazione, spiegando come riconoscere un attività abusiva ed i rischi che si corrono cibandosi presso di esse.

Arriva il 2015 siamo in piena emergenza, la popolazione perbene non riesce a raggiungere il centro che viene frequantato, per lo più da giovani appiedati e squattrinati, che preferiscono frequentatare la Vucciria, dove il traffico della droga non è controllato e le attività abusive permettono di bere e mangiare a prezzi low cost. Il comune con la sua assenza in determinate zone e l'assillante presenza nelle altre ha creato zone iper controllate e zone franche dove è possibile aprire un attività senza licenza, vendere alimenti e bevande senza tracciabilità, ma soprattutto droga, come afferma l'ex-assessore alle attività produttive.

Oltre a tutte queste sventure, ci fanno fare un salto agli anni 90. In quegli anni la città era impraticabile perché in mano alla delinquenza. La microcriminalità raggiunge livelli di pericolo altissimi, le pistole sono alla portata di tutti. Si sparano fra boss per il controllo della droga, nasce la banda dell'Iphone, sparano ad un excarabiniere che usciva da una sala bingo, uccidono un giovane universitario per un banale litigio, sparano al commercinate Daniele Discrede... Fino ad arrivare all'omicidio di questa settimana del benzinaio. Ma non finisce qui, nascono le bande organizzate che assaltano a bastonate la vittima di turno per rubargli i portafoglio o il cellulare. E come ciliegina sulla torta, la mafia torna a colpire con le richieste di pizzo, ultima fra le vittime il proprietario del locale i candelai.

Perché mi è venuto in mente questo percorso. Nelle mie notti insonni, alla ricerca della causa del mio insucesso, ho pensato ed ho ripensato quali potevano essere le cause e dove avevo sbagliato. Se ero io l'incapace le altre attività dovevano andare bene, invece oltre alle riunioni ufficiali, il mio locale è diventato oggetto di sfogo di rappresentanti e gestori ed il quadro clinico emerso è quello di un malato terminale. Non ero io in crisi, ma quasi tutto l'asse del centro storico. Tante attività con cui da 15 anni condivido le nottate, le gioie ed i dolori, stanno pensando di chiudere. Tutte le attività di piazza Olivella sono in vendita ed ormai resistiamo nella speranza di tempi migliori. Se ci spostiamo a piazza Sant'anna dove per oltre 50 anni abbiamo avuto l'azienda di famiglia di produzione abbigliamento da lavoro, vediamo un quadro ancora peggiore, attività come Sirchia che ha dato e continua a dare lavoro a decine e decine di famiglie palermitane è stata costretta ad investire all'interno dei centri commerciali alla ricerca di mercati nuovi, quando da generazioni hanno sempre operato a piazza Sant'Anna ed in via Roma. Come loro attività storiche come Gullo, Nocito, Petrì, Zangla, Lombardo e tanti altri che non ho contatti diretti sono al collasso e si sono stancati di presenziare alle riunioni, perché tanto la loro voce rimane inascoltata.

Pertanto riassumendo:
Con  il tram e con le pedonalizzazioni ci hanno isolato
Con le ordinanze e le riunioni ci hanno diviso
Con le tasse ci hanno indebolito
Con la cattiva informazione hanno spostato l'attenzione degli avventori sulla periferia
ed infine lascindo la microcriminalità agire incontrollata hanno inculcato questo clima di terrore.

A questo punto del mio discorso credo che inizi a pensarla come me.

Caro mio collega ad Orlando restano altri 2 anni di mandato, la domanda che ti pongo e la seguente:

Sei disposto a lasciare tutto com'è,  prolungando la tua agonia fino alla cessazione della tua azienda o vuoi iniziare una battaglia legale contro il comune, fino ad arrivare alle dimissioni di Orlando e della sua fallimentare giunta?

Se decidi di lottare, questi sono i miei recapiti

Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
tel. 3393121293
sicilia@fascismoeliberta.info
www.fascismoeliberta.info

martedì 31 marzo 2015

La legge del bavaglio

Palermo città bella ed amabile, ma presenta molte lacune. Una città ricca di cultura e di arte, ma entrambe appartengono ai secoli che furono, ai nostri antenati. La cultura moderna è quella dell'abuso. In questa città nascono come funghi, gazebo, chilometri di bancarelle, piante che invadono il suolo pubblico, c'è chi pure riesce a togliere il basolato patrimonio dell'unesco per piantare le sue bancarelle. C'è chi incatena le strutture abusive ai pali della luce, ai cassonetti, alle cancellate di musei e chiese e giorno dopo giorno intraprende la propria attività abusiva. Ad ogni angolo della città troviamo marciapiedi e carreggiate occupate da fruttivendoli abusivi, troviamo i venditori di caldaroste che accendono il fuco per strada e con il loro fumo invadono la città, troviamo gli stigliolari che trasformano la città in una campagna ed accendono le loro griglie arrostendo carne e stigliola senza il minimo rispetto della normativa igienico sanitaria, ci sono i venditori ambulanti di scarpe, di oggetti vari, di scope, detersivi... Molti potranno pensare che queste cose avvengono in periferia, ma Palermo sull'abusivismo non fa differenziazioni. Dall'olivella alla vucciria, dalla magione a ballarò colonne di fumo degli stigliolari si ergono maestose sulle abitazioni, ma a parte i residenti nessuno li vede. Passando poi al salotto di Palermo proprio all'ingresso di via maqueda angolo via spinuzza vediamo la colonna di fumo del venditore di caldaroste, a fianco spesso c'è uno che cucina crepes, sempre abusivamente, il tutto affiancato da chilometri di bancarelle abusive contenenti materiale contraffatto made in cina. Il paradosso dei paradossi a fianco delle bancarelle troviamo branchi di vigili a vigilare l'area pedonale. E mentre il popolo si è battuto per avere un pezzo di strada per passeggiare, ora si trova costretto a passeggiare in un piccolo corridoio lasciato a posta dagli abusivi. Abusivi a destra, abusivi a sinistra al centro i passanti, costretti a spostarsi al passaggio della pattuglia che a posto di pattugliare si guarda il passio. Passando un pò più avanti, nello storico salotto, dove un tempo le grandi firme esponevano i loro capi, troviamo sotto i portici ed i colonnati, un altro chilometro di bancarelle, sempre abusive e sempre con materiale contraffatto all'interno. In mezzo a queste bancarelle i vigili urbani passeggiano allegramente. Eppure la delibera comunale n° 169/05 del maggio 2013 parla chiaro è vietato il commercio ambulante in tutte le aree  del centro storico. In esso troverete elencate tutte le vie dove è vietato tale commercio. A nulla servono esposti e segnalazioni, sembra che qualcuno li voglia a tutti i costi.





E mentre gran parte della popolazione è assopita a questa ondata di abusivismo, c'è una parte di Palermo che fra foto, reclami e denunce non ci sta e passa le giornate a fotografare ed a filmare gli abusi, invocando il comune e le forze dell'ordine. In teoria il comune e le forze dell'ordine appurato l'abuso dovrebbero intervenire ed a dir loro lo fanno, facendo una retata una tantum per poi lasciare che le cose all'indomani tornino alla a-normalità. E mentre fanno finta di agire, tentano di imbavagliare quelli che per loro sono dissidenti, cioè coloro che si lamentano e fanno gli esposti. La polizia postale inizia ad indagare sui profili di fecebook e sui blog dei giornali alla ricerca di presunti reati di diffamazione o di altri reati ipotizzati secondo la loro mente contorta. Quindi chi ha l'arguzia di dissentire da questa società dell'ingiusto e della diseguaglianza di trattamento, invece di essere trattato come un eroe, oltre a rischiare di essere aggredito da un presunto abusivo o da un delinquente, rischia anche una possibile denuncia penale per diffamazione o per istigazione contro una o più etnie che hanno la "sola" colpa di occupare abusivamente il suolo pubblico, evadere le tasse, vendere materiale contraffatto, non possedere alcuna licenza e nessuna autorizzazione.

Stanno attuando la legge del bavaglio, vogliono zittire tutti i possibili dissidenti di questo sistema marcio onde evitare che si moltiplichino e che iniziano a creare un vero problema a questa sorta di illegalità "legalizzata", toccando questo nuovo bacino di voti coltivato dai nostri politici.

Anche il sottoscritto ha ricevuto la visita della polizia postale, in seguito ad una denuncia effettuata dall'ufficio legale dei vigili perché si sentono diffamati dalle mie affermazioni.  I vigili anziché aprire un inchiesta interna, hanno preferito querelare il sottoscritto. Ed il giudice mi ha inviato un avviso di garanzia per il presunto reato di diffamazione.Ma se pensano di intimorirmi hanno sbagliato persona. Dimenticano che il motto dei fascisti è boia chi molla e pertanto ne devono mangiare di pane duro prima di mettermi il bavaglio.

In questi giorni anche altre persone che condividono la mia ed altre battaglie hanno ricevuto lo stesso "bavaglio", spero tanto che sposino il nostro motto e non si lascino intimorire, ma che mostrino i denti più di prima per il bene della nostra società e per il futuro dei nostri figli affinché non si sentino estranei a casa propria.

Camerateschi Saluti
Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info
sicilia@fascismoeliberta.info

mercoledì 4 febbraio 2015

I nuovi eroi

Dopo decenni di furti e ruberie l'Italia è ridotta all'osso, gli amministratori sia locali che nazionali aumentano le imposte per coprire le spese della abnorme e improduttiva macchina statale e mentre le tasse aumentano in pari se non superiore proporzione aumentano i disservizi per la popolazione. I tagli interessano le forze dell'ordine e di conseguenza la criminalità aumenta, interessano la sanità aumentando il divario sociale fra ricchi e poveri quest'ultimi costretti a curarsi con medici incompetenti e con ospedali sempre più carenti. Le città sono sporche ed i cumuli di immondizia si moltiplicano. Le strade sono ridotte ad un colabrodo, le buche sono ovunque e quando piove le strade si trasformano in fiumi e viadotti... In tutto questo marasma sociale il popolo anziché aprirsi gli occhi, iniziando a cambiare rotta archiviando la vecchia politica, si indigna eleggendosi a supereroe.


Nascono i supereroi da social network, il popolo degli indignati. A differenza del resto della società mono neurone da divano, l'indignato ha sviluppato un secondo neurone e crede che manifestando il suo dissenso su facebook, le istituzioni che sono onnipresenti leggono i loro post ed intervengono per risolvere il problema, e se al loro post non c'è un riscontro oggettivo delle istituzioni, cominciano ad inveire contro di esse. Non hanno capito che chi ci governa utilizza le stesse strade, conosce i problemi dall'interno, ma ha le mani legate, perché ogni categoria è un bacino di voti. Quindi una volta accontenta una categoria e poi far tornare tutto all'anormalità, poi ne accontenta un altra e lascia che tutto ritorni nuovamente all'anormalità e così via dicendo. Nascono nei social network, tanti gruppi di indignati, ognuno per categoria ciclisti, ecologisti, precari, disoccupati... Indignati contro i parcheggiatori abusivi, contro gli abusivi, contro il degrado... Ogni gruppo ha il suo admin o moderatore, ma guai a pensarla diversamente da lui, perché in quel caso l'amministratore si gasa e diventa dio in terra e con una scarica di adrenalina, ti sbatte fuori dal gruppo per poi vantarsene con i suoi simili. Quasi sempre chi gestisce questi gruppi è comunista, professa la libertà di pensiero, professa l'unione fra i popoli e l'integrazione... Ma se la pensi diversamente da lui ti espelle dal suo mini mondo, quando si dice predicare bene e razzolare male, nemmeno il confronto riescono a reggere.


In quest'ultimo periodo mi sono registrato in molti gruppi, con l'intenzione di scuotere le coscienze, ma non c'è stato niente da fare. Per citarne qualcuno il gruppo "mangiare bene o male a palermo". Gruppo che parla di ristoranti e pizzerie... Per logica di cose uno pensa che la gente debba recensire locali in regola con le normative igienico sanitarie ed invece più volte hanno mostrato locali abusivi con carenze igienico sanitarie evidenti e quando gli ho fatto notale tali carenze, sono stato invitato dagli admin a guardare la cosa con più "leggerezza", mentre i stupidotti di turno si sono moltiplicati andando di proposito a cibarsi da loro per poi scrivere "ancora siamo vivi"... Poi scopri che sono tutti figli del gastroprotettore. Gli stessi che si indignano se c'è un parcheggiatore abusivo all'esterno del locale e poi frequentano locali abusivi. Un altro gruppo di indignati e mobilità palermo, vogliono la città pedonale per usare i loro mezzi alternativi, la loro società è fatta di ciclisti e pedoni... Bambini ed anziani non sono ammessi. Favoriscono le aree pedonali, ma se gli fai notare che le auto continuano ad entrare e pertanto le pedonalizzazioni sulla carta non servono a nessuno, subito pronti a cancellare il commento. Hanno lottato per avere via maqueda pedonale, ma oggi via maqueda è ridotta ad un suk indiano abusivo, chilometri di bancarella contenente merce contraffatta, ma guai a far notare la loro presenza ad i compagni di mobilità perché si viene bannati per razzismo. Addirittura uno mi ha fatto notare che ho un modo di fare discriminatorio per aver chiamato un lavoratore precario, precario. Le solite fisime dei comunisti, vedono la discriminazione ovunque pertanto si inventano dei termini per addolcire la realtà dei fatti. Grazie alla loro ottusità il bidello si chiama operatore scolastico, lo spazzino si chiama operatore ecologico, il disabile si chiama diversamente abile... Il Patriota per loro si chiama a secondo dei casi razzista o xenofobo... Potete inventarvi tutti i termini che volete, ma non riuscirete mai a cambiare la realtà dei fatti. Ultimamente sono stato aggiunto in un gruppo chiamato Ruggero settimo, gruppo che vorrebbe il salotto di palermo libero da bancarelle ed immondizia. Passano le giornate a filmare e fotografare gli abusivi, per poi postare le foto nei vari gruppi. Pensavo di aver trovato finalmente un gruppo di attivisti, ma quando ho chiesto le copie dei filmati per presentare un regolare esposto alla guardia di finanza, come risposta ho ricevuto dei moduli per fare una raccolta firme senza valore legale. Allora ho pensato di testare il terreno, chiedendo ai oltre 1100 iscritti di scendere in piazza tenendoci per mano impedendo agli abusivi di installare le proprie bancarelle e ripete la stessa operazione ogni giorno successivo a turnazione di 100 persone fino a quando non si stancano... Hanno risposto in sette arrancando solo scuse. L'esercito di pulcinella. Strage in Francia e sono tutti charlie, senza nemmeno conoscere charlie. Dopo due giorni liberano le amiche dei terroristi e sono tutti Greta e Vanessa. L'indignazione più grande che arde i cuori dei palermitani è il dado star sulla caponata. Grazie alla star, almeno per una cosa il popolo palermosauro è unito ed è pronto a ribellarsi. Nella caponata il dado non ci stà e se la star continua a metterlo il popolo palermosauro è pronto a scendere in piazza. La star dal canto suo si scusa, non voleva offendere la sensibilità dei siciliani e grazie a queste scuse la rivoluzione anche questa volta può aspettare.

video sui palermosauri contro il dado star

Alla luce di questi nuovi avvenimenti mi chiedo, quanto tempo occorre a questi palermosauri ed agli italiani in genere, per passare dalla modalità idignato a fare una seria e duratura protesta contro tutti i cancri che affliggono questa società?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Francesco Capizzi
Coordinatore per la Regione Sicilia
Movimento Fascismo e Libertà - Partito Socialista Nazionale
www.fascismoeliberta.info
sicilia@fascismoeliberta.info